Due condanne ed un’assoluzione piena. Questo l’esito del processo “Purgatorio” nato da un’operazione del 2014 che vedeva sul banco degli imputati l’avvocato Antonio Galati e gli ex vertici della Squadra Mobile di Vibo Valentia, Maurizio Lento ed Emanuele Rodonò. Il Tribunale collegiale ha condannato a 4 anni e otto mesi Galati riqualificando il reato da associazione mafiosa a concorso esterno, per aver agevolato il clan Mancuso della ‘ndrangheta. Il penalista è stato anche riconosciuto colpevole del reato di rivelazione coperta da segreto d’ufficio. Cadono invece le contestazioni di concorso esterno a carico dei due funzionari di polizia.