‘Ndrangheta. Arrestato latitante Luigi Abbruzzese. Si nascondeva a Cassano

Gli investigatori dello Sco e delle Squadre Mobili di Cosenza e Catanzaro, con il supporto della Polizia scientifica, hanno arrestato a Cassano allo Ionio il latitante Luigi Abbruzzese, di 29 anni. Irreperibile dal 2015, era inserito nell’elenco dei ricercati più pericolosi. Abbruzzese è il capo dell’omonima cosca, egemone nella Sibaritide. L’uomo è stato condannato in appello a 20 anni per traffico di droga ed è destinatario di una misura cautelare sempre per droga. Lui è figlio del fondatore del clan, Francesco, detenuto in carcere al 41 bis per diversi omicidi. Dal giugno del 2016 il suo provvedimento di cattura era stato esteso in campo internazionale ed era stato inserito nell’elenco dei latitanti più pericolosi della ’ndrangheta. All’alba di oggi i poliziotti lo hanno sorpreso in una villetta di alcuni familiari di Abbruzzese all’interno del “fortino” del clan degli “Zingari”. All’interno dell’abitazione sono state trovate 2 pistole con relativo munizionamento, un’ingente somma di denaro contante, un documento di identità falso con il quale, probabilmente, il catturando si sarebbe rifugiato nuovamente in Germania dove risulta abbia trascorso gran parte della propria latitanza durata circa 4 anni. Sono al vaglio dell’autorità giudiziaria le posizioni di alcuni favoreggiatori di Abbruzzese. Plauso alle forze dell’ordine è stato espresso dal ministro dell’Interno, Matteo Salvini: «Oggi all’alba, in provincia di Cosenza, la Polizia ha arrestato il boss della ‘ndrangheta Luigi Abbruzzese, ricercato da anni. Orgoglioso delle nostre Forze dell’Ordine, sono sicuro – ha detto – che insieme a loro cacceremo i mafiosi paese per paese».

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