La Guardia di Finanza ha sequestrato beni per un valore di oltre 210mila euro a 31 falsi braccianti agricoli ed al titolare di una azienda con sede a Scilla, nel reggino, presso la quale gli stessi risultavano fittiziamente assunti. Le indagini condotte dai militari della compagnia di Villa San Giovanni hanno consentito di accertare che l’impresa, pur risultando attiva, di fatto non aveva mai operato. Dai documenti presentati all’Inps che attestavano rapporti di lavoro solo simulati, i falsi braccianti agricoli (tra i quali vi erano diversi parenti del titolare stesso, compresa la moglie) hanno ottenuto indennità di disoccupazione, di malattia, di maternità , nonché assegni familiari negli anni dal 2013 al 2016. Accertate oltre 8.700 false giornate di lavoro agricolo. I falsi braccianti e l’imprenditore sono indagati per il reato di truffa aggravata ai danni dello Stato.