Guardia di finanza, carabinieri e Dia, con il coordinamento della Dda di Reggio Calabria, hanno eseguito un provvedimento di sequestro di beni mobili ed immobili per un valore di duecento milioni di euro, riconducibili a quattro imprenditori reggini, indicati come contigui alle più importanti cosche di ‘ndrangheta della città di Reggio. Coinvolti nell’operazione “Monopoli” i quattro imprenditori erano già stati arrestati nell’aprile del 2018 con l’accusa di associazione per delinquere di tipo mafioso, intestazione fittizia di beni ed autoriciclaggio.