La seconda serata del Festival è stata un vero e proprio show, iniziato con Fiorello travestito da Maria De Filippi, per poi vederlo cimentarsi nelle sue doti canore con un pezzo dedicato al Festival ed anche in mezzo ai Ricchi e Poveri, sulle note di “Che sarà”. Con i Ricchi e Poveri si è assistito ad un vero e proprio spettacolo, con l’Ariston e le sale stampa in piedi a cantare insieme a loro per tutta la durata dell’esibizione. Anche Zucchero ha contribuito all’allegria della platea sanremese. Non si può dire lo stesso del duetto tra Massimo Ranieri e Tiziano Ferro, che ha deluso alquanto le aspettative del pubblico. Ma il momento più importante della serata è senza dubbio concentrato sull’entrata in scena di Paolo Palumbo, il giovane chef sardo di 22 anni malato di SLA da quando ne aveva solo 18. Paolo è stato accompagnato dal fratello (che ha lasciato tutto per diventare “le gambe e le braccia” di Paolo, da quando è malato), dal rapper Kumalibre (Cristian Pintus), con Andrea Cutri a dirigere l’orchestra. Sul palco hanno cantato il brano “Io sto con Paolo”, per poi concludere con un monologo dello stesso, che ha potuto condividere con il pubblico grazie ad un apparecchio digitale che in qualche modo dà voce ai suoi pensieri. Paolo dà un grande insegnamento in Mondovisione, sottolineando che “I limiti sono solo dentro di noi. Ricordate che il tempo che abbiamo a disposizione è poco ed è nella mente che ristagnano le disabilità più gravi”, per poi interrogare il pubblico con domande che arrivano dritte al cuore di ognuno: “Avete speso bene il vostro tempo? Avete detto a tutti ‘ti voglio bene’? Avete cercato un lavoro che vi faccia svegliare al mattino col sorriso?”.
