La Prefettura di Vibo Valentia ha inviato la commissione di accesso agli atti all’Azienda sanitaria provinciale di Vibo per accertare eventuali condizionamenti della criminalità organizzata.
La decisione fa seguito all’operazione “Maestrale-Carthago” coordinata dalla Dda di Catanzaro nella quale sono rimasti coinvolti alcuni dirigenti medici, tra attuali e passati, nonché funzionari dell’Asp cui vengono contestate, a vario titolo, diverse accuse tra le quali il concorso esterno in associazione mafiosa e altri reati aggravati dalla mafiosità.
Nell’operazione i carabinieri hanno sottoposto a fermo 61 persone ritenute affiliate o legate a cosche della zona e 167 sono complessivamente le persone indagate.
Nelle scorse settimane, in Prefettura, si era svolto un incontro su questo argomento con la partecipazione del prefetto di Vibo Paolo Giovanni Grieco, del procuratore della Repubblica Camillo Falvo, del facente funzioni della Dda di Catanzaro Vincenzo Capomolla, dei comandanti provinciali di Carabinieri (Luca Toti) e Guardia di Finanza (Massimo Ghibaudo) e del questore Cristiano Tatarelli.
E’ la seconda volta in 20 anni che l’Asp di Vibo Valentia finisce in indagini della magistratura.
“L’Azienda sanitaria provinciale di Vibo Valentia in data odierna è stata visitata dalla Commissione di indagine nominata dal Prefetto di Vibo Valentia lo scorso 15 novembre. La Commissione, composta da componenti delle forze dell’ordine del capoluogo, ha chiesto alla direzione strategica aziendale di produrre, entro circa 15 giorni, atti relativi a vicende riconducibili alle indagini che hanno coinvolto la provincia di Vibo e la stessa Azienda a partire dal 2013, fatti che si sono dunque verificati parecchi anni fa, molto prima del nostro arrivo – afferma in una nota il generale Antonio Battistini, commissario straordinario dell’Azienda sanitaria provinciale di Vibo Valentia.
La direzione strategica è già al lavoro per mettere a disposizione degli inquirenti gli atti richiesti, nel convincimento che questa verifica ulteriore rafforzerà la azioni già messe in atto per restituire credibilità a tutto il personale che quotidianamente lavora per restituire ai cittadini della provincia di Vibo Valentia un sistema sanitario trasparente e all’altezza dei bisogni assistenziali espressi dal territorio“.