Giuseppe Neri, capogruppo di Fratelli D’Italia nel Consiglio regionale della Calabria, ha annunciato la sua autosospensione dal partito dopo essere stato indagato per scambio elettorale politico-mafioso nell’inchiesta “Ducale” della Dda di Reggio Calabria su presunti intrecci tra politica e ‘ndrangheta che ha portato all’esecuzione di 14 misure cautelari.
La Dda aveva chiesto l’arresto di Neri, non concesso dal Gip.
DICHIARAZIONI DEL CONSIGLIERE GIUSEPPE NERI
“Mi sospendo politicamente da Fratelli d’Italia. La vicenda giudiziaria che, mio malgrado, mi vede coinvolto ha scosso profondamente me, la mia famiglia oltre che i tanti amici, dirigenti e militanti del partito che ringrazio per l’affetto e la solidarietà dimostrata. Una decisione assunta con profonda amarezza, condivisa e concordata con i vertici regionali e organizzativi nazionali di Fratelli d’Italia, necessaria al fine di evitare ulteriori strumentalizzazioni e speculazioni politiche.
Risalta in maniera inequivocabile dal pronunciamento del Gip, la mia indiscutibile estraneità a qualsiasi forma di reato, posizione per nulla evidenziata dalla quasi totalità degli organi di informazione locali e nazionali che hanno invece inteso dare esclusivo risalto alle ipotesi formulate dalla Procura.
La vicenda giudiziaria mi impone adesso però questo passo, consapevole della rigidità di Fratelli d’Italia nella lotta per la legalità , rigidità che ho sempre apprezzato e condiviso.
Sono certo, che al termine del caso, la mia serietà , trasparenza, correttezza saranno ulteriormente certificate perché permane la mia fiducia sia nella Magistratura inquirente che in quella giudicante. In una parola, credo nella Giustizia. In seguito, nel contesto del caso, valuteranno i vertici organizzativi nazionali di Fratelli d’Italia, con cui continuerò a confrontarmi, qualunque ulteriore decisione”.