Il vescovo della Diocesi di Locri-Gerace, monsignor Francesco Oliva, ha organizzato una fiaccolata e veglia di preghiera che si terrà sabato prossimo, 22 giugno, a partire dalle ore 20.00 a Roccella ionica, “la cittadina – ha scritto il presule – che si si sta sempre più contraddistinguendo per lo spirito di accoglienza che sa riservare ai migranti“.
L’iniziativa è nata alla luce del naufragio di ieri che al momento conta quattro vittime, 11 superstiti e una sessantina di dispersi.
“Cosa sta accadendo al nostro mondo? – scrive Mons. Oliva profondamente colpito dall’ennesima tragedia del mare. Com’è possibile continuare ad assistere a queste tragedie del mare che si ripetono ogni giorno? Com’è possibile tollerare ancora questi viaggi della morte, dove a morire sono esseri umani che cercano di sfuggire a situazioni di fame, di guerre, di diritti negati e, spesso, a morire sono i bambini. C’è tanta rabbia e indignazione per una tragedia che da tempo si ripete.
Queste tragedie avvengono davanti ai nostri occhi. Eppure nulla si muove. È alla deriva la nostra umanità. Serve un sussulto di umanità. Ogni naufragio rappresenta un fallimento collettivo, un segno tangibile dell’incapacità di proteggere le persone più vulnerabili. Mi chiedo: perché ai migranti non viene riconosciuto il diritto di poter fare un viaggio in sicurezza verso quei Paesi dove possono vivere in pace e realizzarsi? La gestione delle migrazioni richiede lungimiranza, coraggio, responsabilità.
Limitarsi a misure di contenimento, costose in termini economici e di vite umane, non è la soluzione. Urge una conversione politica, che metta al primo posto i diritti fondamentali di ogni uomo, una politica per l’umanità, una politica di accoglienza. Fratelli tutti! Questa è la verità che papa Francesco ha da tempo affidato alla nostra sensibilità“.