Ha parlato di migranti Papa Francesco oggi nell’Udienza generale tenuta in Piazza San Pietro.
“Per accompagnare il popolo nel cammino della libertà – ha detto – Dio stesso attraversa il mare e il deserto; non rimane a distanza, condivide il dramma dei migranti, è lì con loro, soffre con loro, piange e spera con loro. Il Signore è con i migranti non con quelli che li respingono. Pensate a tante tragedie dei migranti, quanti muoiono nel Mediterraneo! Pensate a Lampedusa, a Crotone, quante cose brutte!“.
In piazza San Pietro c’era anche Bartolo Mercuri, il presidente dell’associazione “Il Cenacolo”, da lui fondata nel 2000 a Maropati, paese di millequattrocento anime alle falde dell’Aspromonte.
Gli immigrati della Piana di Gioia Tauro lo chiamano “Papà Africa”. Tutti i giorni, da oltre vent’anni, porta loro coperte, vestiti, cibo, medicinali ma soprattutto quel calore umano di cui hanno bisogno i tanti “invisibili” che vivono nelle baraccopoli e nelle tendopoli della zona.
Insieme a lui operano tanti volontari, molti dei quali fanno parte del Rinnovamento nello Spirito Santo.
“Presente in Piazza San Pietro per l’udienza generale – riporta L’Osservatore Romano – ha voluto incontrare papa Francesco, che proprio oggi ha dedicato la sua catechesi al dramma dei migranti”.
“È iniziato tutto perché l’ha voluto Dio, e la sua chiamata è sempre più forte ogni giorno – racconta Mercuri – tanto che attualmente abbiamo circa 7000 assistiti, in gran parte provenienti da Africa e Ucraina“.
“Il Cenacolo” è diventato un vero e proprio centro di aggregazione sociale, con una mensa e un allargato “spazio di solidarietà”, visto che tra gli assistiti ci sono anche braccianti e famiglie in difficoltà.
Negli anni scorsi Mercuri ha raccolto quanto necessario per il ricovero e per l’intervento, presso l’ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma, di un piccolo romeno di 18 mesi, sopravvissuto a un tumore al cervello, e di un giovane che aveva una gravissima cardiopatia curata con successo.