AULA BUNKER DI LAMEZIA. IN CORSO LETTURA DISPOSITIVO MAXI PROCESSO “RINASCITA SCOTT”

Dopo oltre un mese di camera di consiglio, iniziata il 16 ottobre, nell‘aula bunker appositamente costruita a Lamezia Terme il Tribunale di Vibo Valentia – presidente Brigida Cavasino, Claudia Caputo e Germana Radice a latere – รจ tornato in aula per dare lettura del dispositivo della sentenza del maxi processoRinascita Scott“, istruito dalla Dda di Catanzaro contro la ‘ndrangheta vibonese e i suoi sodali.

Il giudice ha condannato:

  • lโ€™avvocato ed ex parlamentare di Forza Italia Giancarlo Pittelli, a 11 anni di reclusione, per lui la Dda aveva chiesto la condanna a 17 anni;

  • il tenente colonnello dei carabinieri Giorgio Naselli, condannato a 2 anni e 6 mesi di detenzione, la procura per lui aveva chiesto 8 anni di reclusione;

  • ex finanziere Michele Marinaro, condannato a 10 anni e sei mesi, la Dda per lui aveva chiesto la pena di 17 anni di reclusione;

  • dell’ex consigliere regionale Pietro Giamborino condannato a 1 anno e 6 mesi di reclusione:

  • dell‘avvocato di Vibo Valentia Francesco Stilo, condannato a 14 anni, i pm per lui avevano sollecitato 15 anni di reclusione.

  • di Saverio Razionale, indicato come il boss di San Gregorio d’Ippona, condannato aย 30 anni di reclusione

  • di Domenico Bonavota, ritenuto il boss di Sant’Onofrio, condannato a 30 anni di reclusione.

  • Pasquale Bonavota, arrestato il 27 aprile scorso dopo 4 anni di latitanza perchรฉ ricercato per il processo Rinascita Scott ed il cui nome era inserito nell’elenco dei latitanti piรน pericolosi, che ha avuto 28 anni di reclusione.

I giudici hanno, invece, assolto Luigi Incarnato, ex assessore regionale segretario regionale del Psi Calabria e componente la direzione nazionale del partito, per il quale l’accusa aveva chiesto la condanna a un anno e sei mesi.

Gianluca Callipo, ex sindaco di Pizzo ed ex presidente di Anci Calabria, la Dda di Catanzaro per lui aveva chiesto la condanna a 18 anni di reclusione.

Il processo ha riguardato 338 imputati accusati, a vario titolo, di oltre 400 capi di imputazione, tra i quali associazione mafiosa, concorso esterno in associazione mafiosa, estorsione, usura, riciclaggio, detenzione illegale di armi ed esplosivo, ricettazione, traffico di influenze illecite, trasferimento fraudolento di valori, rivelazione e utilizzazione di segreto d’ufficio, abuso d’ufficio aggravato, traffico di droga.

Lo scorso 7 giugno l’accusa – rappresentata in aula dall’ex procuratore di Catanzaro Nicola Gratteri, oggi procuratore di Napoli, e dai pm Annamaria Frustaci, Antonio De Bernardo, Andrea Mancuso e Andrea Buzzelli – aveva invocato 322 condanne – per un totale di 4.744 anni e 10 mesi di carcere – 13 assoluzioni e 3 nullitร  del decreto che dispone il giudizio.

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