La Corte di giustizia tributaria di Cosenza ha accolto il ricorso presentato dal Comune di Aieta che si era opposto al Consorzio di Bonifica Integrale dei bacini del Tirreno Cosentino per l’annullamento dell’avviso di accertamento per un presunto omesso versamento del contributo per l’annualità tributarie 2017.
L’Ente è stato difeso dall’avvocato Tommaso Morelli.
Nell’atto di ingiunzione la concessionaria della riscossione, chiedeva al ricorrente, per conto del Consorzio di Bonifica Integrale dei Bacini del Tirreno Cosentino, il pagamento. L’avviso di accertamento – come dimostrato dall’avvocato Morelli – è illegittimo.
«Il contributo di bonifica richiesto è nullo e non dovuto – ha dimostrato il legale – in quanto il Consorzio di Bonifica lo addebita senza averne il potere, per assenza insanabile del beneficio. E’ da escludere che l’attività del Consorzio abbia mai prodotto qualche beneficio al ricorrente; i terreni non ricevono beneficio idraulico derivante dalla bonifica, quali canali che consentono lo scolo delle acque meteoriche o la difesa contro allagamenti e ristagni. Inoltre, gli appezzamenti di terreno non godono neppure di beneficio irriguo, in quanto non sono serviti, al loro interno, da alcuna opera di derivazione, adduzione e distribuzione di acque irrigue».
Motivi per i quali, la Corte ha deciso di condannare il Consorzio di Bonifica al pagamento delle spese e competenze di lite in favore del ricorrente.
“Dopo vari incontri con i rappresentanti del Consorzio di bonifica – scrive il primo cittadino di Aieta Pasquale De Franco – dove insieme ad altri sindaci lamentavamo la mancata attivazione ed esecuzione del piano di classifica approvato dalla giunta Regionale a guida Oliverio nel 2014, abbiamo provato invano a chiedere l’immediata sospensione dell’emissione degli avvisi di pagamento.
La comunicazione rimaneva senza esito fatto salvo l’invio massivo di nuovi avvisi di pagamento che, sebbene privi di fondamento giuridico, hanno inciso sui destinatari sia dal punto di vista economico, sia sul piano sanzionatorio, poiché al mancato pagamento in molteplici casi ha fatto seguito l’iscrizione di fermi amministrativi. Per questo motivo abbiamo dato incarico all’avvocato Morelli che ringrazio per l’ottimo lavoro svolto per impugnare queste richieste di pagamento a nostro avviso del tutto illegittime”.