La Procura di Cosenza ha aperto un’indagine sulla morte dell’operaio di 65 anni caduto da un’impalcatura ieri pomeriggio a Roggiano Gravina, in provincia di Cosenza.
Stava effettuando alcuni lavori di riparazione nei pressi di un’abitazione in un’area vicina alla strada provinciale 123 Roggiano Gravina – San Sosti in località Farneto.
Nel cadere avrebbe battuto violentemente la testa contro un muretto e sarebbe morto per i traumi riportati.
Sul posto è arrivato l’elisoccorso ma i sanitari non hanno potuto far altro che constatare il decesso.
Sulla vicenda è intervenuto oggi il segretario generale della Fillea Cgil Calabria Simone Celebre.
“La mattanza continua. Nonostante i tanti appelli, si continua a morire di lavoro. Purtroppo, in Calabria ieri si è verificato un altro tragico infortunio sul lavoro, costata la vita a un 65enne padre di famiglia. Questo incidente si aggiunge alla lunga lista di morti sul lavoro che stanno affliggendo l’Italia, evidenziando gravi lacune nella sicurezza lavorativa. L’incidente in Calabria è parte di una più ampia crisi nazionale. Nei primi mesi del 2024, si sono già registrati numerosi decessi sul lavoro, con il settore delle costruzioni che risulta essere uno dei più colpiti. In questa triste circostanza esprimiamo vicinanza e cordoglio ai familiari del lavoratore”.
