A Cosenza i carabinieri hanno arrestato due agenti della polizia penitenziaria in servizio nel carcere cittadino con l’accusa di concorso esterno in associazione mafiosa. L’inchiesta, condotta dalla Dda di Catanzaro, ha consentito di scoprire che i due si sarebbero messi a disposizione degli affiliati delle cosche di ‘ndrangheta Lanzino-Ruà -Patitucci, Bruni-Zingari e Rango-Zingari detenuti nel carcere di Cosenza dietro corresponsione di somme di denaro. Garantivano ai sodali di poter continuare ad avere contatti con l’esterno, veicolavano messaggi attraverso i ‘pizzini’, consentivano ai detenuti di maggiore caratura di riunirsi tutti insieme nelle celle e di ricevere stupefacenti, alcolici, generi alimentari o altri prodotti utili a rendere più confortevole la loro detenzione. Nove i pentiti di ‘ndrangheta hanno collaborato con la Dda di Catanzaro nell’inchiesta. Nell’inchiesta é coinvolto un terzo agente per il quale non si é proceduto all’arresto in quanto, nel frattempo, é andato in pensione e non può, quindi, reiterare i reati che gli vengono contestati.