Trasferimento del 118 da Praia a Mare a Scalea. Sanità è vita chiede lumi all’Asp

NOTA STAMPA Il servizio del 118 spostato da Praia a Mare a Scalea. Quindi, non un potenziamento, ma un semplice trasferimento. L’associazione “Sanità è vita” nata, sei anni fa per difendere l’ospedale di Praia a Mare, raccoglie anche le istanze della popolazione di 15 comuni. Non si tratta, quindi, tengono a precisare dall’associazione di una battaglia di “campanile”.«Non vogliamo che ci siano differenze territoriali nei servizi. E’ necessaria una rimodulazione totale in grado di garantire una sanità pubblica estesa a tutti, rinunciando a interessi localistici e personali. Chiediamo l’omogeneità su tutto il territorio: laddove esistono i servizi, devono essere incrementati e non spostati». E’ questo il senso della richiesta di chiarimenti che l’associazione “Sanità è vita” ha inviato al DIRETTORE DEL DISTRETTO dell’ASP ed al COMMISSARIO GOVERNATIVO. Si chiedono: “Le motivazioni che hanno concretizzato tale trasferimento ed un documento che attesti la legittimità di questo spostamento”. Viene citata: “la deliberazione del direttore generale Mauro del 31 ottobre 2018 (che tra l’altro è poco chiara) dove al punto 1 si legge: “è stato deciso e sancito con atto deliberativo n. 2113 del 20/11/2017 di eseguire lavori di ristrutturazione e di adeguamento in locali di proprietà di questa Azienda siti nel Comune di Scalea al fine di poter ospitare la postazione di 118 attualmente ubicata in locali non di proprietà di questa Asp, ma regolarmente locati alla medesima”. Perché – si chiede l’associazione – il trasferimento di una postazione, essendoci già un 118 su Scalea? Un punto interrogativo si pone anche e soprattutto sul fatto che non c’è ad oggi un documento che attesti appunto la “motivazione” del trasferimento. Sul sito del Suem 118 – scrive Sanità è vita – si evince ad oggi, nell’area tirrenica, che Praia a Mare ha 2 Pet, e cioè un mezzo h24 con medico, infermiere, autista ed un secondo mezzo h24 con medico, infermiere, autista reperibili; mentre a Scalea è prevista una volanza h24 con autista soccorritore e due volontari soccorritori”. L’obiettivo di fondo è, secondo “Sanità è vita” che invece di aumentare i servizi su tutto il territorio, questi vengono sottratti. “Il depauperamento dell’ex ospedale di Praia a Mare è continuato incontrastato, senza che nessuno si sia mai veramente opposto in quanto non c’è mai stata una vera e concreta volontà di voler cambiare le cose. L’amara verità è che ormai la Sanità dell’alto Tirreno cosentino è sempre più ai margini dell’interesse di chi governa sia a livello Nazionale, Regionale ma anche locale. Ma se da un lato la nostra sanità è al collasso perché sotto finanziata rispetto ai reali bisogni e la ‘coperta’ imposta è troppo corta, dall’altro, serve sempre una buona dose di buon senso”. L’associazione ribadisce anche la mancata volontà “del ripristino generale dell’ex Nosocomio di Praia a Mare nonostante una sentenza del Consiglio di Stato, ben due dispositivi di ottemperanza ed un provvedimento che ne richiedeva la totale riapertura. E ribadiamo, e per l’ennesima volta, anche il non funzionamento della Risonanza magnetica installata da quasi due anni e mai partita. Oggi siamo arrivati solo alla guerra tra poveri. Una guerra che deve comunque trovare una soluzione!”.

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