Al Prefetto di Crotone Al Presidente di Confindustria Ai Segretari provinciali CGIL CISL UIL Loro Sedi Eccellenza, Presidente, Segretari, nei giorni scorsi, stante la difficile situazione in cui ci troviamo, abbiamo fatto appello ai Sindaci della provincia di Crotone. Essi conoscono, come Voi, lo stato comatoso di questa parte di Calabria, dove infrastrutture, politiche sociali e migratorie, tessuto economico, stanno vivendo una stagione complicata. Ferrovia, statale, aeroporto, seppure per motivi diversi, non garantiscono collegamenti stabili e moderni col resto del territorio regionale e nazionale; inchieste penali molto serie e nuove politiche di governo hanno rallentato la capacità di Sprar e Cara di dare accoglienza agli ultimi della terra; aziende un tempo in grado di implementare guadagni e posti di lavoro stanno attraversando crisi molto profonde. A ciò si aggiunge una insufficiente risposta in termini di servizi sanitari, con deliberati aziendali della locale direzione generale completamente disattesi dall’Ufficio del Commissario alla Salute. E’ di questi giorni l’ufficializzazione dei dati economici prodotti dal sistema sanitario regionale nell’anno 2016. Lo stesso Commissario ad acta ha dovuto certificare un buco di quasi 100 milioni; e per il 2017 e 2018 sono previste perdite ancora maggiori. Al netto delle risorse perse a seguito della cosiddetta mobilita sanitaria intra-regionale (300 milioni nel solo 2017), gli ulteriori 100 milioni sono il buco provocato dalla gestione aziendale ma soprattutto dalle scelte – o non scelte – decise da Massimo Scura. Cosa aspetti ancora il Governo per cambiare uomini a Palazzo Alemanni, è francamente incomprensibile. Nel frattempo un altro Gruppo aziendale di questa provincia, il Gruppo Marrelli, rischia nelle prossime settimane di bloccare le proprie attività e mandare a casa, forse definitivamente, 300 collaboratori. Prima che ciò possa accadere, daremo sfogo ad ogni iniziativa per evitare il fallimento nostro e di un altro pezzo di questa città . Siamo determinati più che in passato; pronti nuovamente a scendere in piazza per gridare a Istituzioni e Popolo le negligenze di chi amministra da più di tre anni l’organizzazione sanitaria calabrese. Noi crediamo addirittura che vi sia del dolo, ma a questo sarà la giustizia a dare o meno certezza. Quello che vogliamo affermare è che adesso, qui e ora, noi ci stiamo preparando a protestare. Affinché si eviti la fine dei nostri sogni, ingiusta per le nostre famiglie ma anche per tutta la Comunità crotonese. E grideremo forte contro coloro che oggettivamente non sono stati in grado di gestire la cosa pubblica, destrutturandola in maniera permanente. E che vivono e operano non solo a Roma e Catanzaro, ma anche a Crotone. La meritocrazia non deve riguardare solo la classe politica e quella imprenditoriale. Anche dirigenti e funzionari pubblici incapaci devono essere destituiti dagli Organi competenti. A Voi chiediamo supporto istituzionale. Conoscete bene la situazione. Siamo certi che starete al nostro fianco, quando – a breve – nessuna nuova promessa ci farà recedere dal nostro obiettivo. Roma, Catanzaro o Crotone, Noi protesteremo con ogni mezzo per tentare di non perire. I 300 dipendenti del Gruppo Marrelli